Potevo anche scegliere un titolo diverso. La domenica dello spirito ad esempio. Va bene, è andata così.
Ecco cosa cambiò nella vita della grande casa dell'angolo dopo la morte, serena, della moglie di Esteban Trueba, Clara.
Con lei se n'erano andati gli spiriti, gli ospiti e quella luminosa allegria che era sempre presente, perché lei non credeva che il mondo fosse una Valle di lacrime, ma al contrario una burla di Dio, sicché era stupido prenderlo sul serio, se Lui stesso non lo faceva.
"La casa degli spiriti"
Il romanzo di Isabel Allende è poetico. Non solo per il meraviglioso affresco familiare che riesce a dipingere, pagina dopo pagina, ma anche per passaggi come questo. Forse un po' cinici, ambivalenti e sofferti, se vogliamo rapportarci alla religione e parlare del mistero della fede. Difficili da cogliere, quando si soffre per qualcosa. Ma anche distensivi, in qualche misura veri.
E' una buona domenica per me questa. E spero che lo sia anche per voi.
Ps: comunicazione, per così dire, di servizio. Se vi va, potete inviare poesie, testi di canzone, segnalazioni di ogni genere, insomma quello che vi pare sia bello da condividere, all'indirizzo mail del blog l.ora.della.poesia@gmail.com
Dunque, al prossimo post