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sabato 11 giugno 2011

L'amore secondo Tagore - primo momento

Sono rimasto a casa stasera. Può essere questa una buona notizia ? 

Non c'è niente di meglio, per sentirsi vivere, di una calda sera di estate. Fuori, in mezzo alla gente. Incrociare gli sguardi di una sconosciuta, sentirsi respirare dalla vita. Andare in giro e innamorarsi, anche per una notte soltanto, perché no? E' bellissimo. Fatelo, fatelo. Ve lo auguro con tutto il cuore di amare. L'amore bisogna metterlo in circolo. Dunque lavorate voi, così che possa goderne anch'io nei prossimi giorni. 

Dovrei essere morto dunque. Ma non lo sono. Né triste, né annoiato, scrivo. E mi piace pensare che, se non stasera, da domani possiate trascorrere qualche minuto in mia compagnia. 

La testa, più che il cuore, mi ha suggerito di scrivere d'amore. 

E tra la sera e la notte, in quel minuto di passaggio che nessuno ha mai vissuto, lascio che Rabindranath Tagore ci allieti della sua presenza.

7 post diversi. Il primo comincia così....


Per non farti conoscere troppo presto, tu giochi con me!
M’accechi con gli scoppi della tua risata,
per nascondere le tue lacrime.
Capisco, capisco la tua arte, non dici mai la parola
che vorresti pronunciare.

Per renderti più preziosa, mi eviti in mille modi.
Per paura che ti confonda con la folla, ti metti da parte.
Capisco, capisco la tua arte.
Non cammini mai per la strada che vorresti percorrere.

Tu chiedi più di tutti gli altri, per questo stai in silenzio.
Con scherzosa indifferenza rifiuti i miei doni.
Conosco, conosco la tua arte,
non prendi mai ciò che vorresti accettare.


                                                                                    - da Il Giardiniere -



Sono commosso per cotanta baldanza. Chi non ama è sicuro di sé. Capisce tutto. Capisce meglio. 

(continua...)

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