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mercoledì 30 novembre 2011

Vucciria

La pittura è diventata anima...



-R. Guttuso- "Vucciria"



Una vucciria, la confusione delle voci e della carne...



Ma ti ho vista per un attimo

Si che ti ho vista... 

Come l'intensità del tuo sguardo, e i mille colori di una tela...






Devo lasciarti andare Amélie...è giusto così.



Perfino se non lo è...

sabato 26 novembre 2011

Notte di dicembre

Diverse volte mi sono chiesto perchè. 

Cosa io abbia o non abbia. Se una lente di ingrandimento su di me cali ogni qual volta uno sguardo decida di approfondire il pensiero, fin sotto l'anima...
Perchè, cioè, questo debba avvenire. Come fosse più che necessario, naturale farlo.

E in questo mondo mio, che si chiude dentro e fuori le porte lascia tutto ciò che è vita, come fosse più facile che utile, in questa notte, che pure è notte, una fiamma vibra ancora, imperturbabile.

Ma è novembre urlo, ancora novembre. Sbagliato.









Togliti la mantella, il cappello
e le scarpe, e fermati al mio focolare
dove nessuna donna si è mai seduta.

Ho fatto il fuoco più vivido; lasciamo
tutto il resto nel buio, e sediamo
accanto alla luce della fiamma.

Il vino è tiepido sul focolare;
riflessi vanno e vengono.
Riscalderò le tue membra con i baci
finché risplendano.



-D.H. Lawrence- Trad. G. Conte


E' una notte di dicembre....

domenica 20 novembre 2011

Khorakhané



Ne ho abbastanza dei cieli di novembre.

Ma non sopporto l'idea di un altro inverno.

C'è qualcosa che mi aspetta. L'altra parte del mondo. Sono cieli nuovi, per nuove vie e giostre nuove... 

Mi unirò dunque alla carovana?











Ballerò danze che non conosco. Farò il fuoco con gli stracci. Piscerò dove mi pare. Strapperò le radici e mi sfameranno. 

Spegnerò le brame. Traccerò trame nuove. Remerò dai carri fin sopra il ricordo. Mi limiterò ad ascoltare il fumo che rimane dei passi.

Alzerò cieli grigi e piangerò disapprovazione.

Mute arriveranno le note, e ne comprenderò le parole. Amerò il mio nome perché mi ricorderà casa.

Vivrai d'aria a forza di essere vento?

Avrò di certo otto figli, e farò confusione, ma sempre risponderanno precisi. Della voce riconosceranno il tono, non il contenuto. La diversa declinazione del mio affetto.

Viaggerò. Per la stessa ragione del viaggio.



Poserò la testa sulla tua spalla
e farò
un sogno di mare
e domani un fuoco di legna
perché l'aria azzurra
diventi casa

Chi sarà a raccontare
chi sarà
sarà chi rimane
io seguirò questo migrare
seguirò
questa corrente di ali




E alla fine, quale vita avrai vissuto?

Saprai leggere il libro del mondo, se le parole sono cangianti e non c'è scrittura?





Mi sorrido ancora...


...potrò sempre rubare un filo di pane, tra miseria e sfortuna... o raccogliere in bocca il punto di vista di Dio...


Non si può consumare tutto l'amore del mondo. 



sabato 12 novembre 2011

Notre Dame De Paris



Solo la bellezza può sfuggire alla morte.











Cantate il vostro amore per lei.





Strappatevi le vesti mostri, principi e criminali. Non servono più. Si rimane nudi di fronte alla bellezza.





Cantatela.





Non uccidetela, mai.





Raccontatela piuttosto. 





Fatene architettura del mondo.









 

"E questo e' il tempo delle cattedrali
la pietra si fa..
statua musica e poesia
e tutto sale su verso le stelle
su mura e vetrate
la scrittura è architettura.."


-R. Cocciante-




E io sarò salvo finalmente.

domenica 6 novembre 2011

Allegria d'autunno


Eppure mi ero nascosto bene. E non con la certezza che non mi trovasse. Ma con quella, più solida, che nemmeno io potessi farlo.

Per essere sicuro, ho pensato,  mi nasconderò sotto il letto. Lì non mi troverà. 

Nel silenzio, decido di non respirare più. Oh credetemi. Nemmeno il pensiero si avvertiva!

Poi sento la porta spalancarsi. 

Al passettino suo veloce fa un giro attorno alla stanza. 

E' la mia bimba. Vuole giocare. Ma non io!
L'eccitazione sale, poi lascia posto all'euforia. Si ferma ad un passo dal letto...

Oh no! Ha intuito qualcosa! Lo sento... no si piega, è il momento!!

Ahahah. Mi fa ridere il suo volto allegro di sorriso e di spavento! Quant'è contagioso. Ridiamo e si intrufola tra i miei pensieri. 

Pensieri di felicità.

E' autunno. C'è il sole. Sono allegro. 

La poesia assume le sembianze della figlia che un giorno verrà.

E, contagiosa, mi spinge a vivere, come a scrivere. 

E allora, miei cari amici poeti, una poesia per voi. Ho voglia di condividerla questa necessità.





Vana


Invano ho lottato
per convincere il mio cuore a piegarsi;
invano gli ho detto:
"Ci sono poeti più grandi di te".

La sua risposta, come vento e suono di liuto
come vago lamento nella notte
che non mi dà riposo, dice sempre:
"Un canto, un canto".

I loro echi ondulano uno nell'altro nel tramonto
cercando sempre un canto.
Ah, io sono consumato dal lavoro
e il vagare per infinite strade ha cerchiato di viola,
ha riempito di polvere i miei occhi.
Su di me c'è ancora un tremore nel tramonto,
e piccoli elfi rossi di parole gridano: "Un canto",
piccoli grigi elfi di parole gridano per un canto,
piccole foglie gialle di parole gridano: "Un canto",
piccole foglie verdi di parole gridano per un canto.
Le parole sono foglie, vecchie foglie gialle già di primavera,
portate qua e là dal vento vanno cercando un canto.



-E. Pound-
(trad. S. Quasimodo)