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domenica 26 febbraio 2012

Buon compleanno poesia...


"Non è possibile. Eliminiamo ogni dubbio, ogni fraintendimento che può aver creato la descrizione di questo blog. Si può scrivere una poesia. Non si può scrivere di poesia..."



E così, un anno fa, decidevo di aprire il blog. C'era entusiasmo, certo, e le parole fluivano come dettate da qualcuno o qualcosa, senza partecipazione attiva, come il gesto dello spirito, come l'esigenza di una manifestazione.

Vittima la volontà quindi, ché in fondo compiamo gran parte delle azioni senza volerlo, mi sono ritrovato qui, perso tra le parole, scrivere a nessuno, perchè nessuno c'era ancora, scrivere a me stesso e per me stesso, certo, ma solo in parte.

Scrivere per cambiare forse, il me della profondità, ciò che mi circonda, e nello stesso tempo cambiare per scrivere. 

Scrivere per rintracciare i segni, nel mondo, di un mondo ancora più grande, quel mondo che riesce, immenso eppure invisibile, vedi un po', a nascondersi agli occhi, nei recessi dell'anima come della natura, sotto la pietra, alle radici di un fiore. Il mondo essenziale del piccolo principe.

Mi hanno aiutato i poeti. Le loro parole, come flussi di coscienza e sentimenti, celebravano nuovi matrimoni, i più sacri e nobili proponimenti. 

Mi hanno aiutato, sì, a riportare alla luce tutto quanto è sepolto.



Vi arriva il poeta
e poi torna alla luce con i suoi canti
e li disperde

Di questa poesia
mi resta
quel nulla
d'inesauribile segreto


G. Ungaretti -Il porto sepolto-




E per le mie vie ho incontrato voi. Un intreccio di anime siamo stati. Belle storie d'amore.

E come un cuoco, un po' pasticcione forse, quando vuole preparare una pietanza senza averne gli ingredienti, e zucchero e uova diventano compassione, farina la neve con la sua specifica emozione, crema la gioia che si colora di una giornata di sole, ho preparato una torta, per festeggiare insieme. Eccola.















Ok, ne ho mangiato un pezzetto, non vi dispiacerà spero, non ho resistito...


No, non sono un grande cuoco, uso la penna al posto del mestolo. E come ricetta, la poesia.


E' una buona giornata per me questa. 


Come torta in faccia vi lancio una canzone che, in poche parole, e per le note, esprime il senso di questo blog.  












Il senso di una Vita piena. 





 

domenica 19 febbraio 2012

Gabbiani

- Guglielmo Rispoli-






Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io sono come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch'essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.

- Vincenzo Cardarelli-






 - Eugenio Amus-








...e per le vie segrete dell'arte, di domenica passeggiava l'Anima...





domenica 12 febbraio 2012

La neve (3)




E così è arrivata. La vedo scendere giù, a lenti fiocchi...















E dopo la musica , quando si posa su ogni cosa...






Le mani fredde e tutto questo ghiaccio come lame taglienti, senza guanti...






 E vorrei scappare, fuori dalla vita e verso la vita, ma non posso...






Sprofondano gli scarponi nel silenzio, ma in lontananza un cane grida, o forse canta...






[...] Ma tu che vai, ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un'altra estate [...] 







E al cielo abbaia la mia ansia!










Cosa farebbe adesso, se fosse un uomo?






Fosse una palla di neve ti colpirebbe, certo, in pieno viso.







Ti arrabbierebbe forse, per trasformarsi poi,
nel tuo sorriso...