[...] Oggi pomeriggio ho guardato alcune stampe giapponesi con Glassner. Mi sono resa conto che è così che voglio scrivere: con altrettanto spazio intorno a poche parole. Troppe parole mi danno fastidio. Vorrei scrivere parole che siano inserite organicamente in un gran silenzio, e non parole che esistono solo per coprirlo e disperderlo: dovrebbero accentuarlo, piuttosto […]
Etty parla, seguo le sue labbra, si muovono veloci come i pensieri.
Poi guardo le stampe...
[...] poche, tenere pennellate– ma che resa dei minimi dettagli- e il grande spazio tutt’intorno, non un vuoto, ma uno spazio che si potrebbe definire ricco d’anima. Io detesto gli accumuli di parole. In fondo, ce ne vogliono così poche per dir quelle quattro cose che veramente contano nella vita. Se mai scriverò - e chissà poi che cosa?- mi piacerebbe dipinger poche parole su uno sfondo muto […] La cosa più importante sarà stabilire il giusto rapporto tra parole e silenzio- il silenzio in cui succedono più cose che in tutte le parole affastellate insieme. [...] le parole dovranno servire soltanto a dare al silenzio la sua forma e i suoi contorni [...]”
Le parole pesano come un macigno, a volte, e a volte non le sostengo. Ce l'ho nel petto come un groviglio, denso. Ma sono tante, e non le vomito ancora...
Sono l'effetto collaterale di una chemioterapia.
E allora bisogna che significhino il silenzio.
[..] Le stampe giapponesi mi hanno hanno fatto capire a che cosa io aspiri, e mi piacerebbe camminare una volta attraverso paesaggi giapponesi, per capirlo ancora meglio. Del resto credo che un viaggio in Oriente lo farò, in futuro - per trovare in quei luoghi, vissute ogni giorno, quelle cose in cui qui ci si sente soli, in dissonanza [...]
Ci si sente soli qui, in dissonanza. E' vero.
Mi chiedo se tornerò mai più com'ero. Non credo. La vita cambia. E ti cambia con sé.
Ma una cosa la so. Sarò migliore di adesso.
Nota: oggi è il primo giorno d'estate, e qui in Sicilia fa caldo, caldo per davvero. Il sole, sofferente, piange, e le lacrime infiammano ogni cosa. Cade a pezzi il sole. E i pezzi, in acqua, sono stelle marine. Ma oggi, il 21 giugno, è anche la giornata nazionale dei tumori del sangue. L'AIL (Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mielomi) è fatta di gente che sa regalare un sorriso e una speranza. Vi lascio un link.
http://www.ail.it/
[...] Sembra quasi un paradosso: se si esclude la morte non si ha mai una vita completa; e se la si accetta nella propria, si amplia e si arricchisce quest'ultima [...]
PS: la stampa è presa dal web. Le parole, in corsivo, sono di Etty Hillesum, Diario 1941-1943. E' la donna che mi ha insegnato a pregare, come l'anima, affine, di chi mi sta vicino.