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domenica 16 novembre 2014

Il sale della terra



Circola nelle sale dal 23 ottobre. Nelle vene da molto tempo prima. 







Oggi la poesia si concentra tutta in una pellicola, nella storia di un uomo che attraverso l'amore, anzi, attraversato dall'amore, ha trovato in sé la vocazione di raccontare la vita per immagini.

Non credo si tratti semplicemente di talento. Non può il talento trasformare una foto in qualcosa di vivente. 

Guardo una foto di Salgado, come ipnotizzato, e dopo qualche secondo mi pare che l'immagine cominci a muoversi. Si, vedo le immagini impresse acquisire dinamismo, diventare altro.





Allora mi fermo, assorto, e penso. Come di uno scritto possiamo immaginare soltanto tra le righe tutto ciò che ai personaggi non è dato di vivere, e ci facciamo aiutare da tutti gli altri sensi, come quando alla poesia prestiamo la nostra anima, per partecipare col poeta di quella più grande del mondo, così, attraverso uno foto, i nostri occhi vivono, si chiudono, si riaprono, e piangono, non importa se di felicità o dolore, per tutto ciò che non hanno visto.

Non importa allora se passi attraverso una poesia, una foto, un dipinto. Non importa se scelga le note di una canzone, o le parole di uno scrittore. 




L'arte è tutto ciò che non rappresenta





La verità forse. Il riflesso di Dio.