Dei colori della rosa, il mio è il rosso.
Rischio di scivolare sulla buccia di banana della banalità, perché quando si parla del rosso, di questo colore, si parla soltanto dell'amore.
E allora, queste sono per te.
Contenta? Adesso però strappo i petali delle tue rose, tolgo loro il tuo profumo, e sanguino per farlo.
Il "Piccolo Principe" si arrabbierà di certo. Mi pare già di sentirlo.
Tu guardi con i tuoi occhi principe, gli occhi emozionati delle lacrime, della purezza, dell'onestà. Io guardo con gli occhi di un uomo vinto dai sentimenti, meglio, dalla perversione dell'amore che si chiama odio.
...e ogni petalo sai,
si finge di essere una rosa...
Spazzo via tutte le parole, assieme alle note. Adesso niente ha più senso. Niente.
Voglio la poesia. Tutta quella che mi resta.
Non
amo che le rose
che
non colsi. Non amo che le cose
che
potevano essere e non sono state.
(Guido
Gozzano)
Principe, non rimpiango il tempo che ho perduto. Ma piango di felicità, per tutto il tempo che impiegherò.
Rose rosse per me allora?
Questione spinosa.
Questione spinosa.