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lunedì 20 giugno 2016

Danza, danza!



Un padre incita la figlia a danzare, "balla", le dice, "balla!". E lei, come trascinata da un impulso più forte, come un richiamo della terra, ma che dico io, di più, del cosmo, come dovesse qualcosa alle forze nascoste della fisica, come dovesse piegare i nervi, allungare i muscoli alla ricerca del più profondo suo mondo interiore, che è quello dell'universo, coi suoi misteri, le sue musiche, il suo silenzio, come dovesse qualcosa all'umanità intera, come se il suo corpo non fosse suo, ma nostro, sì, come se tutti quanti noi ci muovessimo a seguire il moto perpetuo del cuore, noi con le nostre emozioni, lei con la sua danza, ebbene, questa figlia legata al padre da un profondo sentimento d'amore, come se l'amore autorizzasse a essere se stessi, già, se stessi, questa figlia balla, e cambia i sensi, la percezione, il tempo con lo spazio. Distorce perfino i periodi, le virgole, i punti. Supera abbondantemente la mia capacità di espressione. E vola via, tra i miei ricordi più intimi.








Colui che danza cammina sull'acqua, e dentro una fiamma

(Garcia Lorca)

sabato 18 giugno 2016

In viaggio


Proietto in avanti il mio amore, perché tu lo possa sentire. E non ci sarebbe gioia più grande che averti fra le braccia, ma per poi lasciarti andare. Musiche e parole solo per te, un pugno di monete da stringere forte. Se il tuo destino incrocerà il mio, non chiuderemo tutte le porte. 








[...] Lo sai che l'onestà 
non è un concetto vecchio 
non vergognarti mai 
quando ti guardi nello specchio 
non invocare aiuto nelle notte di tempesta 
e non ti sottomettere tieni alta la testa [...]


[...] Ama la tua terra 
non la tradire 
non badare alle offese 
lasciali dire 
ricorda che l'umiltà 
apre tutte le porte 
e che la conoscenza 
ti renderà più forte [...] 


Queste e forse altre parole ti direi, figlia mia, se fiorissi tu domani dal seme del nostro amore.